lunedì 9 luglio 2012

«Fregata da una regola non scritta

Pubblicato da Unknown alle 19:16

ormai dimenticata in una scatola in soffitta»


Che poi io mi domando «Quando hanno smesso di avere senso le cose?» Certo, perchè una volta era tutto chiaro, limpido e tranquillo. Quando ti dicevo che la mia maglia era rosa, era perchè era rosa, non rosa carne, antico o shocking. Rosa. E basta. Adesso invece tutto è contorto, ci sono troppe sfumature di grigio da prendere in considerazione, il mondo non è più in bianco e nero, è stata ripescata dalla soffitta impolverata quella gigantesca tavolozza di colori che ci (o perlomeno MI) lascia inebetita la maggior parte delle volte.

Ad esempio, voi uomini, cos'è che volete? No, seriamente, siamo franchi che tanto nessuno ci sente. Sproloquiate a destra e manca di come noi donne siamo complicate, ma voi ci fate fare un lavoro aggiuntivo a tutti gli altri che abbiamo, e non lo capiamo nemmeno. Prendiamo ad esempio il primo appuntamento. Sex and the city e le altre fonti di informazioni degli anni 90, ci hanno insegnato che al primo appuntamento non deve succedere MAI nulla. Che ci si lascia infiorellare solo al terzo. Era un'ottima regola. La conoscevamo tutti, tutti la seguivamo, ed eravamo contenti. Chi la trasgrediva era soggetto a formale giudizio del partner e di chiunque venisse a sapere di quanto presto aveva lasciato correre via la farfallina dal bozzolo. Per questo, c'era ordine. C'era semplicità.

Ma adesso? Le cose sono talmente cambiate, viviamo in un mondo accelerato, dove non possiamo perdere tempo per nessuna sciocchezza. Tre appuntamenti sono già troppi per conoscere una persona, se ti piace ti concedi già dal primo appuntamento (che sottolineo, non è detto sia lo stesso giorno in cui si è conosciuta la persona, quello è il caso degli appuntamenti al buio, che per ora tralascio), e bom. Io sono maestra nell'ottimizzazione del tempo, ed è una cosa che mi aspetto anche dagli altri (sbagliando, lo so), ma ci sono modi e modi.

Il problema, in sostanza, qual è? Che alcune di noi, come la sottoscritta, sono rimaste con l'ideologia degli anni 90, perchè è quella che ci ha cresciuta, e confidiamo in quelle perle di saggezza, nonostante il mondo attorno a noi si sia evoluto, e ora ci sono ragazzine di 15 anni che hanno una vita sessuale molto più attiva della mia. Il guaio è che mentre noi la pensiamo alla vecchia maniera, ci sono persone che invece si sono adattate, e, come si dice qui, hanno cambiato il chip. Quindi noi rimaniamo confuse, siamo nel mezzo di due modi di fare e di pensare, e non sappiamo a quale aggrapparci.

Se usciamo con un ragazzo una sera, ci piace, ma non vogliamo correre, diventiamo quelle che fanno le preziose, che se la tirano, più volgarmente conosciute come "fighe di legno"; se, al contrario, ci adattiamo alla nuova visione, e ci facciamo travolgere dalla passione, perchè in ogni caso il ragazzo ci piace, e non è detto che una bella storia non possa iniziare anche così, ecco che passiamo per delle paripatetiche, o meglio "zoccole".

Cosa dovremmo fare quindi? Lanciarci tra le lenzuola, seguendo fondamentalmente il nostro istinto, perchè ci va, perchè non c'è niente di male, perchè è una cosa naturale e bellissima, passando però le giornate successive in attesa di una chiamata, di un messaggio, perchè vogliamo convincerci che anche per lui ha significato la stessa cosa? Oppure ci limitiamo al bacio della buonanotte e passiamo le giornate successive in attesa di una chiamata, di un messaggio, perchè vogliamo convincerci che gli siamo piaciute un sacco, e che voglia rivederci?

È difficile sapere come comportarsi, ogni persona è differente, soprattutto ora che ci sono così tanti modi giustificabili di pensarla. L'unica cosa che possiamo fare, è non credere troppo ai paroloni che ci vengono detti. Non farci abbindolare da ogni bella frase, o dalle cose in comune, dalle promesse. Perchè se cediamo poi, ci sentiremo più vuote, usate, e non faremo altro che domandarci come abbiamo fatto a non accorgercene, e ci abbufferemo di gelato davanti all tv, riguardando gli episodi di quelle serie tv che ci hanno insegnato il modo di relazionarci con gli uomini, lanciando ingiurie sanguinolente contro quelle stupide bugiarde.

9 luglio 2012

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