Ma sarebbe ancora peggio, se di pagine rimanessi senza
«È un equilibrio universale.
A coloro che non hanno il grande dono dell'esperienza, dell'intensa vita sociale e della piena felicità terrena, è concesso di ricordare i propri sogni, affinchè, seppur in maniera fittizia, possano arricchire il proprio bagaglio emotivo.
Chi non ha il pane, che si sazi con il profumo del forno. »
Ho ripreso a scrivere ormai, da un paio di mesi. Sono molto indietro secondo un iniziale progetto, ma prima o poi ci arriverò.
Oggi mi sono spaventata, perchè in mezz'ora passata seduta davanti al mio quaderno cercando qualcosa da buttare giù, sono stata capace di scrivere solamente questo:
«È quel tuo stupido nome. Shakespeare si domandava cosa fosse un nome. "Una rosa, con un altro nome avrebbe lo stesso profumo˝. Anche tu con un altro nome puzzeresti della stessa merda che sei.»
È disturbante.